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    Ritratto di Saffo per #CN13

    13 Marzo, 2019

    Oggi ti racconto del ritratto di Saffo che ho creato per Civico Numero 13. Si tratta di un’illustrazione molto semplice che ritrae Saffo, la celebre poetessa di Lesbo.

    COS’È CIVICO NUMERO 13

    Civico Numero 13, sui social anche conosciuto come #CN13, è un magazine online creato e diretto da Sandra Milillo che lo definisce “un non luogo comune abitato da idee“. Sul profilo Instagram di @civiconumero13 vengono pubblicate rubriche, approfondimenti e spunti molto interessanti.

    Qualche tempo fa hanno sviluppato un progetto dedicato a donne brillanti e precorritrici che hanno in qualche modo avuto un impatto nella società in cui vivevano.

    Nel lungo elenco di personaggi femminili contemporanei e del passato tra cui scegliere per poi farne un ritratto, io ho scelto Saffo.

    CHI ERA SAFFO

    Saffo è la celebre poetessa originaria dell’Isola di Lesbo nell’Egeo. Ciò che sappiamo di lei è stato tramandato dagli autori dell’epoca o dedotto dalle liriche che lei stessa ha composto.

    Nata in una famiglia aristocratica, ha vissuto in esilio in Sicilia e poi, tornata nella sua città Ereso, fu direttrice e insegnante di un tiaso ovvero una sorta di collegio in cui veniva curata l’educazione di gruppi di giovani fanciulle di famiglia nobile. Questo ha forse alimentato certe maldicenze riguardo il suo interesse al femminile. Certo è che si sposò ed ebbe una figlia, Cleide, a cui dedicò alcuni teneri versi. La poetica di Saffo è incentrata sulla passione e sull’amore, e fu lodata da molti del suo tempo.

    Platone scrisse di lei:

    «Alcuni dicono che le Muse siano nove; che distratti!
    Guarda qua: c’è anche Saffo di Lesbo, la decima.»

    FARE UN RITRATTO DI SAFFO

    Prima di disegnarla ho fatto ricerche sulla vita di Saffo e, dovendole fare un ritratto, ho anzitutto cercato iconografia dell’epoca e affreschi in cui Saffo fosse raffigurata.

    LA SAFFO DI POMPEI

    Ci sono alcune raffigurazioni, ma è impossibile risalire al suo vero volto. Anche una delle più famose e ricorrenti immagini che viene pensata essere Saffo, in realtà è stata attribuita a lei erroneamente. Parlo della Saffo di Pompei, un affresco proveniente appunto da Pompei datato 55 d.C: un tondo con una donna con tavolette cerate e stilo, conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

    Forse proprio a causa dello stilo e delle tavolette cerate (gli strumenti di scrittura dell’epoca) si pensò che fosse un ritratto di Saffo. Ma probabilmente era una docta puella “qualunque”.

    LA SAFFO DI JOHN WILLIAM GODWARD

    L’altro ritratto di Saffo che mi ha colpita – e che trovo di una bellezza disarmante – è il dipinto del 1904 di John William Godward dal titolo “Nei giorni di Saffo“.

    Anche affidandomi all’abile pennello di Sir Godward non posso essere certa di esser risalita al vero volto di Saffo, ma la somiglianza tra i due ritratti è molto forte (forse l’affresco di Pompei ha influenzato l’idea di Saffo nell’arte a venire) e in qualche modo insieme mi hanno dato una traccia su un plausibile modo di essere di Saffo.

    Ecco entrambi i ritratti di Saffo:

    Ritratti di Saffo

    RITRATTI E RAPPRESENTAZIONI FEMMINILI

    Questa è stata la prima volta in assoluto in cui ho dovuto fare il ritratto a una donna senza conoscerne con esattezza il volto. Perciò in pratica più che un ritratto di Saffo, è una sua rappresentazione. E se si tratta di usare la figura femminile per rappresentare argomenti o concetti di mio interesse allora sono abbastanza abituata.

    Basti pensare alla rappresentazione femminile della felicità o alle Quattro Stagioni, quattro ragazze che rispecchiano metaforicamente le principali caratteristiche di primavera, estate, autunno e inverno. E poi ci sono le Figlie di Cernunno, ipotetiche sorelle nate dal Dio celtico della natura selvaggia che incarnano i caratteri dei principali animali con corna.

    Ho anche rappresentato metaforicamente la storia delle grandi rivoluzioni con le Ragazze Rivoluzionarie, mentre alle Ragazze Fiorite ho affidato l’arduo compito di farmi simbolicamente rinascere dopo il primo lockdown del Covid-19.

    Ci sarebbero pure le ragazze di Zodiacun progetto ispirato ai segni zodiacali che attualmente è in pausa ma che prima o poi conto di riprendere in mano.

    Questa volta ho fatto un ritratto-rappresentazione di Saffo.

    PERSONALITÀ DI SAFFO

    Per poter rappresentare Saffo al meglio, oltre al viso, ho cercato di inquadrare anche le principali caratteristiche della sua personalità. Impresa ardua data la grande lontananza cronologica.

    Non sapremo mai com’era realmente, ma spulciando tra le fonti di chi nel passato ha scritto di lei e soprattutto fra le righe della sua stessa poesia, ne ho raccolto una personalità intesta, profonda, gentile e introspettiva.

    Quindi ho cercato di inserire queste caratteristiche nel ritratto di Saffo.

    DISEGNO DI SAFFO

    In accordo con le fonti e i riferimenti che ho trovato, ho disegnato Saffo con una veste e un’acconciatura tipiche dell’epoca. Come la Saffo di Pompei, anche la mia Saffo tiene tra le mani lo stilo e le tavolette cerate – imprescindibili strumenti per la scrittura in quell’epoca. Sulla tavoletta ho riportato il nome di Saffo in greco antico “Σαπφώ“.

    Ho cercato di racchiudere nel suo sguardo tutta l’intensità, la profondità, la gentilezza e l’introspezione che mi ha ispirato la ricerca su di lei. Alle sue spalle ho sviluppato un gioco di greche per decorare lo sfondo e incorniciare l’illustrazione.

    RITRATTO DI SAFFO

    Non era la prima volta che mi cimentavo con un ritratto: ho disegnato la Khaleesi di Game of Thrones, Jonas e Martha di DARK, Dolores di Westworld, una mia ex compagna del liceo per la serie Birds – e in un paio di occasioni mi sono anche fatta degli autoritratti (li trovi qui e qui). Una volta ho anche fatto il ritratto di un cavallo.

    Questo di Saffo però non è un vero ritratto dato che non avevo un vero volto da ritrarre, ma è stato interessante crearle un viso il più verosimile e coerente possibile considerando le poche informazioni che avevo.

    Si tratta di un’illustrazione fatta molto velocemente per una collaborazione senza impegno, e il disegno in sé non è nulla di eccezionale dal punto di vista artistico: ho disegnato a mano in matita e inchiostro, poi ho colorato in digitale con Photoshop.

    Le tecniche possono variare, ma la ricerca di coerenza e di costruzione del disegno sono sempre le stesse che applico a ogni commissione e collaborazione. Se vorresti disegnassi qualcosa o qualcuno per te: contattami!

    IL MIO RITRATTO DI SAFFO

    Ed ecco qui il mio ritratto di Saffo:

    Ritratto di Saffo

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