Oggi ti parlo di Deus ex Machina, una serie di illustrazioni con paesaggi naturali e mezzi di trasporto di inizio ‘900.
Si tratta di sei disegni in cui la natura incontaminata fa da sfondo al passaggio di alcuni mezzi di trasporto dei primi del ‘900. Ci sono mongolfiere, biplani, dirigibili, sottomarini, locomotive a vapore e transatlantici di inizio secolo.
Dall’unione di questi affascinanti mezzi di trasporto della prima metà del ‘900 con i paesaggi in fiore, sono nate delle illustrazioni in cui la natura e l’elemento meccanico si mescolano in un’unica immagine suggestiva.
Sei mezzi di trasporto persi nel tempo, immersi in paesaggi fioriti e atmosfere polverose dove cielo e terra, luce e ombra, matita e inchiostro si alternano e si fanno da contraltare.
DISEGNI DI NATURA INDUSTRIALE
Queste illustrazioni di paesaggi con mezzi di trasporto di inizio ‘900 sono state ideate inizialmente come proposta per una commissione.
Si tratta di un’enoteca toscana ricavata da un ex locale industriale con molti elementi strutturali metallici, in contrapposizione ai rustici mattoncini a vista degli interni e alle colline in cui è immersa. La richiesta quindi era di ideare dei disegni che si integrassero nel contesto con un forte richiamo industrial e un accenno steampunk.
Trattandosi di un locale nelle colline toscane legato all’uva e alla cura della vite, la persona che mi ha contattata per questa commissione voleva che ci fosse anche l’elemento naturale. Inoltre il fatto di essere un’enoteca, e quindi di vendere e offrire la bevanda inebriante da gustare rilassandosi per eccellenza, ha fatto nascere anche l’idea del viaggio. “Viaggio” in senso di trasporto fisico in altri luoghi, ma anche di leggerezza.
Ricapitolando, le parole chiave per queste illustrazioni erano: industrial, natura e viaggio (trasporto + leggerezza).
ILLUSTRAZIONI DI PAESAGGI CON MEZZI DI TRASPORTO DI INIZIO ‘900
Mettendo insieme questi tre termini – industrial, natura, viaggio – nella mia testa ha iniziato a crearsi un vortice di immagini in divenire che poi si è sedimentato in un’unica idea: illustrazioni di paesaggi naturali uniti a mezzi di trasporto d’inizio ‘900.
Per me lavorare a una commissione personalizzata è questo: prestare la mia ispirazione creativa e la mia mano per rendere concreta un’idea astratta nella mente di qualcun altro.
Io come illustratrice ho scelto un percorso prevalentemente artistico e artigianale, il che significa che disegno soprattutto per me dando forma a ciò che ho in mente, e poi vendo gli originali, le stampe, i gioielli e altri prodotti illustrati con quei disegni. Per scoprire tutto quello che creo, fai un giro nel mio shop.
Ma disegno anche per gli altri realizzando illustrazioni personalizzate.
Un disegno per te o da regalare, la rappresentazione di un momento speciale o di qualcosa con un determinato significato che non esiste a meno di non disegnarlo apposta. Posso creare illustrazioni ad hoc per la tua casa o per il tuo locale, ideare un pacchetto di grafiche per siti e brand, disegnare la copertina di un libro o elaborare dei pattern da stampare su tessuto per delle creazioni sartoriali.
Questi sono solo alcuni esempi: un disegno può trasformarsi in moltissime cose e insieme possiamo dare forma a quello che ti serve e che hai in mente. Considera però che nell’arco di un anno accetto un numero limitato di commissioni personalizzate, quindi se vuoi che io disegni per te scrivimi subito!
NATURA E MEZZI DI TRASPORTO VINTAGE E D’EPOCA
Questa determinata commissione alla fine ha trovato un’altra strada – giusto per restare in tema di mezzi di trasporto! – ma il concept che avevo proposto mi è piaciuto talmente tanto che ho deciso di svilupparlo ugualmente, sotto forma di progetto personale.
I mezzi di trasporto d’epoca e di inizio ‘900 mi hanno sempre affascinata quindi non mi sono fatta scappare l’occasione di poterli disegnare.
Amo molto disegnare cose vintage, un esempio fra tutti è la mia serie Paradossi ovvero 8 disegni surreali in cui oggetti retrò come chiavi antiche, grammofoni e mongolfiere si sono mescolati ad elementi naturali e animali creando combinazioni paradossali.
Anche nella raccolta di 31 disegni surreali in penna ci sono oggetti vintage ricorrenti, come gabbiette per uccelli, bussole e vecchi orologi da taschino rotti. Recentemente ho iniziato una serie botanica di fiori realizzati in tratteggio di inchiostro con una forte nota decadente: per ora ho fatto solo questo crisantemo, ma conto di realizzarne molti altri.
Comunque, tornando a Deus ex Machina, avrei disegnato dei mezzi di trasporto ispirati a quelli di inizio ‘900: ero gasatissima!
COSA SIGNIFICA DEUS EX MACHINA
Ma cosa significa Deus ex Machina?
/dè·us èx mà·chi·na/
Deus ex machina letteralmente significa il «dio sceso da una macchina». È una frase latina mutuata dal greco “Mechanè”, in greco antico ἀπὸ μηχανῆς θεός (apò mēchanḗs theós) che significa “divinità che scende, parla o appare dalla macchina”.
Nell’antico teatro greco era l’apparizione sulla scena della divinità, che veniva realizzata mediante un apposito meccanismo e che di solito costituiva l’elemento risolutore della tragedia. L’attore che interpretava il Dio era posizionato su una sorta di gru in legno mossa da un sistema di funi e argani – chiamata appunto “Mechanè” – e calato sulla scena dall’alto, simulando dunque l’intervento di una divinità che scende dal cielo.
CONNUBIO TRA NATURA E MACCHINE
Forse ti starai chiedendo come mai ho scelto di intitolare Deus ex Machina questa serie di illustrazioni con mezzi di trasporto di inizio ‘900, perché in effetti non c’è nessun Dio che appare a risolvere un problema a mo’ di tragedia greca.
È vero, non c’è nessun Dio e nessuna situazione pratica da sistemare, ma ci sono delle macchine costruite dall’uomo che irrompono su un palcoscenico naturale altrimenti incontaminato.
Il Deus ex Machina metaforicamente è l’intervento divino che aggiusta la storia, ma concretamente è un elemento meccanico esogeno che interviene in scena cambiando il corso della rappresentazione teatrale. In questa serie di illustrazioni, figurativamente, il mezzo meccanico è inserito in un paesaggio incontaminato arricchendo la trama del disegno.
Inoltre non scordiamoci che a inizio secolo scorso le condizioni di vita erano molto diverse da quelle di oggi e l’avvento delle macchine e dei mezzi di trasporto dei primi del ‘900 hanno semplificato e facilitato la vita, il lavoro e lo spostamento delle persone. In un certo senso per la società dell’epoca le prime automobili, mongolfiere e locomotive a vapore sono davvero paragonabili a dei Deus ex Machina. Un biplano o un transatlantico sono stati il Deus ex Machina per sorvolare lunghe distanze e solcare velocemente gli oceani.
In questi disegni ho volontariamente evitato ogni traccia di presenza umana. Ci sono solo i mezzi di trasporto vintage e metallici che si muovono all’interno dell’ambientazione naturale, diventando i co-protagonisti del contesto fiorito. Una divinità meccanica che attira l’attenzione impreziosendo lo scenario.
Ma sarò sincera, a me piace sopratutto il paradosso che si crea: in teoria la natura sarebbe la vera creazione nonché manifestazione di Dio, mentre le macchine e i mezzi di trasporto sono un’invenzione dell’uomo. In queste illustrazioni di paesaggi e mezzi di trasporto del ‘900 avviene un connubio armonico e poetico tra natura e presenza meccanica.
ILLUSTRAZIONI CON MEZZI DI TRASPORTO DEI PRIMI DEL ‘900
Prima di proseguire con il racconto tecnico e stilistico di questa serie ti mostro un’anteprima delle mie sei illustrazioni con mezzi di trasporto del ‘900.
MEZZI DI TRASPORTO DEL 1900 IN VIAGGIO
Queste illustrazioni di paesaggi con mezzi di trasporto dei primi anni del ‘900 sono in totale 6 e ho cercato di includere tutti i tipi di locomozione: per aria, per terra e per mare.
Come mezzi di aria ci sono una mongolfiera vintage in volo su un campo di papaveri, un biplano sopra una distesa di tulipani e un dirigibile sospeso su un prato di soffioni. Come mezzi di mare ci sono un sottomarino della prima Guerra Mondiale negli abissi e un transatlantico di inizio secolo in navigazione al chiaro di luna. Infine come mezzo di terra c’è una locomotiva a vapore che sfreccia in mezzo a un prato di fiori di campo.
Una cosa che accomuna i mezzi di trasporto di queste illustrazioni – oltre a essere ispirati e basati su quelli reali di inizio ‘900 – è che sono tutti in viaggio. Nessuno è parcheggiato o ancorato staticamente: sono tutti liberi e in movimento.
Una delle parole chiave era viaggio, in senso sia di trasporto sia di leggerezza, perciò ho previsto un mix di entrambe le accezioni.
Alcuni mezzi esprimono il concetto di trasporto e movimento attivo, come il transatlantico, il treno e biplano: i loro verbi sono andare, passare, planare. Mongolfiera, sottomarino e dirigibile invece contengono l’idea di sospensione e leggerezza: loro sorvolano e galleggiano.
METAFORE E CONTRASTI FRA LUCE E OMBRA
Questa commissione mi ha entusiasmata fin da subito ed è rimasta come progetto personale perché amo rappresentare concetti astratti tramite metafore figurative.
Io ho una forma mentis che funziona a metafore e mi piace che le cose abbiano un senso. Questa costante ricerca di significato mi porta a progettare serie e illustrazioni in cui tutto segue uno schema e un determinato filo logico. Alcuni esempi di mie serie basate sui significati e sulle metafore sono Lezioni di Anatomia, le Metafore Animali, il trio delle Ragazze Rivoluzionarie o la coppia Sole e Luna.
E vado a nozze anche con dualismi e contrasti: cuore e cervello, matita e inchiostro, logica ed estro, bianco e nero, luce e ombra, yin e yang. Il dualismo è un elemento molto importante per me, sia per ispirazione creativa sia per inclinazione caratteriale. Un esempio fra tutti è Equilibrium, una raccolta di disegni di delicatissime farfalle in equilibrio precario tra il bene e il male.
Nel caso di Deus ex Machina i contrasti avvengono soprattutto tra natura/meccanico e luce/ombra.
PAESAGGI CON ATMOSFERE SUGGESTIVE
In effetti una cosa che ho avuto chiara fin da subito è che per queste illustrazioni di paesaggi con mezzi di trasporto di inizio ‘900 volevo delle atmosfere suggestive, piene, ricche di chiaroscuri e giochi fra luci e ombre.
In genere nei miei disegni lascio lo sfondo bianco oppure rielaboro il background con effetti digitali: raramente realizzo uno scenario a mano. I disegni di Deus ex Machina invece sono interamente ambientati.
La ricerca di un’atmosfera di questo tipo l’avevo iniziata con l’illustrazione ispirata a DARK di Netflix, in cui oltre al particolare doppio ritratto dei protagonisti avevo anche ricreato il bosco e la caratteristica grotta ricorrente nella serie-TV.
Quando ho cominciato a lavorare a Deus ex Machina sono ripartita proprio da lì per sviluppare ulteriormente quelle atmosfere avvolgenti e un po’ ombrose.
POLVERE DI GRAFITE E INCHIOSTRO
Forse sul mio sito hai intravisto questa definizione: «Sara è la gentilezza di cuore e matita, Elàn è la determinazione di testa e inchiostro. È così che è nata la crasi Saraelàn che da il nome al mio mondo».
Sara è il mio nome di battesimo, mentre Elàn è un nome d’arte e un alter ego che mi accompagna ormai da più di vent’anni. Ovviamente io sono una sola persona e questo è semplicemente un modo poetico per descrivere due diverse sfaccettature del mio carattere che a volte capita siano un po’ in contrasto tra loro.
Da un punto di vista artistico questo dualismo si traduce nell’utilizzo in coppia di matita e inchiostro, due materiali molto diversi fra loro per tratto e tecniche, che però sul foglio si mescolano creando un mondo nuovo. E forse ad oggi Deus ex Machina è proprio la serie in cui questi due materiali, insieme, hanno dato vita ai paesaggi più suggestivi.
Per i prati fioriti, il fondale marino, la scia della nave e l’effetto dell’orizzonte ho usato fineliner e tecnica dotwork. Per il nero assoluto della mongolfiera e del transatlantico – e più diluito anche per l’effetto metallico di locomotiva, sottomarino, biplano e dirigibile – ho usato l’inchiostro nero di china.
Invece per quanto riguarda i cieli ho usato la matita, ma sotto una forma per me completamente nuova: polvere di grafite. La polvere di grafite è un materiale davvero interessante che voglio approfondire e che userò presto di nuovo. Intanto posso dire che è molto divertente per fare le nuvole in combinazione con la gomma pane, ma devo imparare a gestirla meglio perché sporca tantissimo!
DEUS EX MACHINA: illustrazioni di paesaggi con mezzi di trasporto del ‘900
Dopo tanto racconto è giunto il momento di mostrarti bene l’intera serie di illustrazioni di paesaggi con mezzi di trasporto del ‘900 che ho intitolato appunto “Deus ex Machina”.
Eccole tutte qui nella versione in bianco e nero. A seguire te le presenterò singolarmente e ti anticipo che ho fatto anche delle varianti colorate in digitale, quindi resisti e non farti spaventare dal post lungo ;)
Tutti e sei i disegni originali sono in vendita. Sono pezzi unici realizzati a mano e dentro contengono moltissime ore di prezioso lavoro. Quelli ancora disponibili li trovi nel mio shop, nella categoria “DISEGNI ORIGINALI“.
DISEGNI DI MEZZI DI TRASPORTO DEL 1900
Le illustrazioni di questa serie sono tante e ricche di dettagli, quindi ora te le mostro una ad una, con le foto dei work in progress e qualche zoom.
Per ciascun disegno ci sono voluti tra i 5 e i 3 giorni lavorativi, in base alla difficoltà tecnica e al livello di minuziosità che ha richiesto. La media è di circa 35/45 ore per ogni illustrazione.
Ed ora ecco tutti i mezzi di trasporto di inizio ‘900 che fanno parte della mia serie Deus ex Machina, raccontati uno alla volta.
MONGOLFIERA IN VOLO SU CAMPO DI PAPAVERI
La mongolfiera è il primo disegno di Deus ex Machina che ho realizzato, nonché l’immagine mentale che ha dato il via all’intera serie nella mia testa. Quando le idee per questo progetto hanno iniziato a sedimentarsi, mi è apparsa questa mongolfiera in volo sopra uno sterminato campo di papaveri. Una sorta di epifania.
La messa su carta però non è stata semplice: ho buttato circa una quindicina di mongolfiere prima di trovare quella che volevo – il che ad oggi è uno dei più alti tassi di cestinamento (e frustrazione) nella storia dei miei disegni.
Il cielo è stata un’altra sfida perché non mi bastavano le nuvole, volevo che i raggi del tramonto filtrassero attraverso. E dato che era la prima volta che usavo la polvere di grafite per delle sfumature così complesse, ho penato non poco. Ma poi che immensa soddisfazione!
Per i papaveri invece sono andata spedita perché l’orizzonte fiorito era ben chiaro nella mia testa: è bastato appoggiare la matita e si è steso in modo naturale sul foglio.
Il disegno originale è in vendita nel mio shop, lo trovi qui:
>> DISEGNO ORIGINALE MONGOLFIERA
SOTTOMARINO DA GUERRA SOTT’ACQUA
Il sottomarino è stato il secondo disegno di Deus ex Machina che ho realizzato. L’idea è nata quasi contestualmente alla mongolfiera perché sono due disegni un po’ complementari: sono gli unici che hanno l’effetto dei raggi del sole che filtrano.
Per la forma del sottomarino ho fatto un po’ di ricerche cercando tra quelli della prima e seconda guerra mondiale, ma non volevo fosse troppo “impegnato” quindi alla fine ho optato per un modello abbastanza classico e inoffensivo. Mi è piaciuto molto creare l’effetto di metallo ossidato con l’inchiostro liquido.
Anche disegnare il fondale marino è stato stimolante: l’ho fatto completamente in free style, ovvero ho appoggiato la punta della matita sul foglio e sono andata a caso, tra alghe, coralli e anemoni di mare. È stata una delle cose più divertenti e rilassanti da disegnare dell’intera serie.
La medusa è un tocco che ho aggiunto per dare ulteriore senso di sospensione a tutto, ed è l’unico elemento “vivo” dell’intero progetto, una sorta di special guest. Dire che l’ho aggiunta però è inesatto: in realtà l’ho fatta cancellando grafite perciò sarebbe più corretto dire che l’ho tolta!
Il disegno originale è in vendita nel mio shop, lo trovi qui:
>> DISEGNO ORIGINALE SOTTOMARINO
DIRIGIBILE IN VOLO SU PRATO DI SOFFIONI
Questo è uno dei miei disegni preferiti di Deus ex Machina. Benché si tratti di un velivolo paffuto e sgraziato, privo dell’armonia della mongolfiera o dell’eleganza del biplano, i dirigibili mi hanno sempre affascinata molto.
Ormai si vedono poco, ma a loro tempo furono sinonimo di avanguardia. A differenza dei palloni aerostatici che contengono aria calda, i dirigibili vengono riempiti di un gas più leggero dell’aria stessa. E dato che la parola d’ordine per questa illustrazione era proprio LEGGEREZZA, l’ho disegnato in coppia con il soffione, un fiore leggero e anch’esso un po’ paffuto.
Per la forma ho optato per un classicone, ovvero lo Zeppelin – che oltre a essere il nome della famosa band è il cognome dell’inventore dei dirigibili. A livello tecnico non ha presentato troppe difficoltà, si è trattato più che altro di una questione di pazienza e minuziosità sopratutto per quanto riguarda la realizzazione dell’orizzonte fiorito di soffioni: è stato un lavoro davvero certosino
Il disegno originale è in vendita nel mio shop, lo trovi qui:
>> DISEGNO ORIGINALE DIRIGIBILE
TRANSATLANTICO DEI PRIMI DEL ‘900
Il transatlantico è l’altro mezzo di mare insieme al sottomarino, ma mentre il sottomarino è sott’acqua sospeso, questa grande nave è in superficie e “sta andando”.
Ho già raccontato che Deus ex Machina è nata inizialmente come una commissione, che una delle parole chiave che dovevo rappresentare era VIAGGIO e che ho cercando di farlo esprimendo un tipo di movimento diverso per ogni illustrazione. Ebbene, il verbo di questa nave è ANDARE. Per questo l’ho disegnata di poppa e non di prua o di fiancata.
Per l’estetica mi sono ispirata alla linea delle grandi navi passeggeri di inizio secolo. Sì esatto, come il Titanic. Mi sono divertita molto a giocare con il bianco e nero per creare l’effetto dell’ombra laterale, mentre fare la scia in dotwork è stato davvero noioso. Ah, e quella nel cielo è una luna e non un pallido sole: nel mio immaginario è in navigazione notturna.
Il disegno originale è in vendita nel mio shop, lo trovi qui:
>> DISEGNO ORIGINALE TRANSATLANTICO
LOCOMOTIVA A VAPORE CON FIORI DI CAMPO
Avete presente Elizabeth, la locomotiva a vapore del libro Castelli di Rabbia di Alessandro Baricco? Ecco, io me la sono sempre immaginata così.
«Fu all’inizio di quei duecento metri di binari che posarono Elizabeth, come un bambino in una culla o un proiettile nella canna di una rivoltella. Perché la festa fosse completa il signor Rail diede ordine che si accendesse la caldaia. Vibrava Elizabeth, come il mondo prima di un temporale. Raccoglieva le forze per chissà quale balzo – sei sicuro che non esploderà? – No, non esploderà. Era come se si comprimessero dentro cumuli di odio per poi scatenarli sui quei binari silenziosi, o magari era invece voglia, desiderio o allegrezza. E quando alla fine quel fuoco là dentro bruciò tutta l’attesa e la macchina parve non poterne più di schiacciarsi nel cuore tutta quella violenza e quella spaventevole forza, allora, dolcissimamente, iniziò a scivolare Elizabeth, come uno sguardo, pianissimo, sull’esattezza vergine dei suoi due binari»
Il disegno originale è in vendita nel mio shop, lo trovi qui:
>> DISEGNO ORIGINALE LOCOMOTIVA
BIPLANO IN VOLO SU UN CAMPO DI TULIPANI
Questo biplano è l’ultimo disegno di Deus ex Machina ad essere stato realizzato, e in realtà non sarebbe neanche nato se non fosse andato male un altro disegno.
Inizialmente infatti avevo previsto 2 mezzi d’aria, 2 di mare e 2 di terra, e come secondo mezzo di terra dopo il treno avevo scelto un’automobile d’epoca, di quelle col volante lungo e i copri ruote sinuosi. Me l’ero immaginata percorrere un viale alberato simile a quello di Bolgheri, e avrei giocato con le sfumature di grafite per rendere l’effetto dell’alternarsi di luce e ombra attraverso gli alberi.
Tutto questo in realtà è accaduto: il disegno è nato ed esiste così come me l’ero immaginata. Peccato però che mentre per gli altri mezzi di trasporto la presenza umana (che non volevo assolutamente includere) è facilmente oscurabile, non mettere nessuno al volante di un’auto dava davvero un brutto senso di assenza e di guida fantasma.
Non mi convinceva insomma, perciò l’ho bocciato. Al suo posto però è sbocciato un infinito campo di tulipani sorvolato da un aeroplano che secondo me, anche se non si vede, è guidato da Amelia Earhart.
Questo disegno dal vivo ha una particolarità: le eliche hanno delle linee di matita che muovendo il foglio riflettono la luce, e così sembra girino davvero.
Il disegno originale è in vendita nel mio shop, lo trovi qui:
BIANCO E NERO, MA CON UNA VARIANTE COLORATA
Amo il bianco e nero e me ne circondo più che posso. Se devo scegliere un accessorio o un vestito, con molta probabilità opterò per quello con un motivo in bianco/nero e non variopinto. Questo si riflette inevitabilmente nel mio gusto e quando ho iniziato il mio percorso di illustratrice, mi è venuto spontaneo avvicinarmi a materiali che generano tratti neri e riempimenti in scala di grigio come la grafite e l’inchiostro.
Ma amo anche i colori e a volte provo a dare delle note cromatiche ai miei disegni. A questo proposito ho iniziato uno studio che ho chiamato Contaminazioni con cui sto cercando un modo per usare l’acquerello in modo che si affianchi a matita e inchiostro in modo armonico.
In attesa di approfondire meglio materiali “analogici” come appunto l’acquerello, le matite colorate o i pastelli, la colorazione è un passaggio che effettuo spesso in digitale. Alcuni esempi di disegni realizzati a mano colorati con Photoshop sono le Quattro Stagioni e i fiori delle Ragazze Fiorite.
Ed ecco le illustrazioni di Deus ex Machina tutte colorate.
STAMPE DEI PAESAGGI CON MEZZI DI TRASPORTO DEL ‘900
Questi disegni di paesaggi con mezzi di trasporto di inizio ‘900 sono tutti acquistabili come stampe nel mio shop.
Sono disponibili in formato grande A3, medio A4 e più piccolo A5. Ci sono le stampe singole di ciascun soggetto, sia nella versione in bianco e nero sia nella versione colori.
Queste stampe sono realizzate su carta liscia e opaca per dare intensità alle sfumature scure e al contempo mantenere vividi i colori e le luci. Hanno una linea grafica impostata nell’illustrazione che le rende già incorniciate, ma nel caso volessi dargli ancora più profondità puoi scegliere una cornice con passe-partout.
Qui di seguito qualche foto ad esempio e la lista con i link a tutte le stampe:
> Mongolfiera – stampa in bianco e nero
> Mongolfiera – stampa a colori
> Sottomarino – stampa in bianco e nero
> Sottomarino – stampa a colori
> Dirigibile – stampa in bianco e nero
> Dirigibile – stampa a colori
> Biplano – stampa in bianco e nero
> Transatlantico – stampa in bianco e nero
> Transatlantico – stampa a colori
> Treno – stampa in bianco e nero
E nel caso in cui le volessi tutte per riempire un’intera parete o ambientare diverse stanze, c’è anche il set di 6 stampe ad un prezzo conveniente.
> SET completo Deus ex Machina in bianco e nero
> SET completo Deus ex Machina a colori
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